Gli esseri umani hanno bisogno di energia
per quasi tutte le funzioni che svolgono:
per riscaldare le case, per agricoltura e
industria e perfino nel nostro corpo ha luogo
un continuo flusso energetico. Non possiamo
vivere senza una continua produzione energetica,
processo industriale che avviene usando diverse
fonti, che possono essere rinnovabili o non
rinnovabili. Le risorse rinnovabili vengono
continuamente rinnovate nel tempo, e quindi
non si esauriranno facilmente, mentre le risorse
energetiche non rinnovabili minacciano di
esaurirsi se il nostro consumo standard diventa
troppo alto.
Al giorno d'oggi sono disponibili numerose
risorse energetiche, per esempio l'energia
solare, eolica e idrica. Ironicamente ricaviamo
ancora la maggior parte della nostra energia
da fonti non rinnovabili quali i combustibili
fossili. La non rinnovabilità di tali
risorse causerà probabilmente un aumento
di prezzi fino al punto in cui diventeranno
non più economiche e ci sarà
un maggiore incentivo nello sviluppare fonti
di energia alternativa.
I combustibili fossili consistono in depositi
di organismi morti; la materia organica impiega
secoli per formarsi e consiste principalmente
di carbonio e idrogeno legati. Esistono tre
tipi di combustibili fossili che possono essere
usati per la produzione energetica: carbone,
olio e gas naturale.
Il carbone è un combustibile fossile
formatosi nell'arco di milioni di anni dal
decadimento della vegetazione: i depositi
si trasformano in carbone quando strati vengono
compattati e riscaldati nel tempo. Il carbone
è molto abbondante rispetto agli altri
combustibili fossili e degli studi analitici
sostengono che se le riserve di petrolio si
esauriranno il suo consumo mondiale aumenterà
notevolmente. Le attuali riserve di carbone
potrebbero durare per 200 anni o più.
Il carbone viene estratto dalle miniere e
dalla metà del XX secolo il suo consumo
è duplicato, per poi decrescere leggermente
dal 1996 a causa dello sviluppo di petrolio
e gas naturale.
I paesi in via di sviluppo consumano quasi
esclusivamente carbone perché non possono
permettersi petrolio e gas naturale. Anche
Cina e India sono tra i principali consumatori
di carbone.
Il petrolio è un combustibile fossile
gassoso che si forma da depositi di microrganismi
marini formatisi sul fondo del mare. Dopo
milioni di anni i depositi finiscono in rocce
o sedimenti dove l'olio è intrappolato
in piccoli spazi dai quali può essere
estratto tramite trivellazione da apposite
piattaforme.
Il petrolio è il combustibile più
usato al mondo. L'olio crudo consiste in molti
diversi organismi che sono trasformati tramite
processo di raffinazione; è usato un
automobili, jet, coperture stradali, tetti
e in molte altre applicazioni. Non si trova
ovunque sulla terra e di conseguenza è
causa di guerre tra i vari Paesi, per esempio
la Guerra del Golfo del 1991.
Il gas naturale è un combustibile
fossile gassoso versatile, abbondante e relativamente
pulito rispetto a carbone e petrolio. Anch’esso,
come il petrolio, si forma da depositi di
microrganismi marini morti.
È un tipo di energia piuttosto giovane,
fino al 1999 veniva usato più carbone
di gas naturale, ma oggi il consumo di gas
naturale ha superato quello del carbone nei
paesi sviluppati, ma la gente teme che le
riserve di gas naturale si esauriranno come
quelle di petrolio; alcuni scienziati hanno
addirittura previsto che ciò avverrà
prima della fine del XXI secolo.
Il gas naturale consiste per la maggior parte
di metano (CH4), compresso in piccoli volumi
a grande profondità; come il petrolio
è portato in superficie tramite trivellazione.
Nel grafico seguente sono rappresentati i
consumi globali di energia.
Fonte: Energy Information
Administration
L'energia guadagnata dalla combustione di
combustibili fossili è convertita in
elettricità ed in calore nelle centrali
elettriche. Quando i combustibili fossili
vengono bruciati il carbonio e l'idrogeno
reagiscono con l'ossigeno atmosferico per
formare anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O).
Durante questa reazione viene liberato calore
che amplifica ulteriormente la reazione. L'elettricità
viene generata trasformando l'energia termica
(calore) in energia elettrica in una turbina
o in un generatore.
Le centrali elettriche sono molto costose
da costruire, ma una volta realizzate garantiscono
un'alta efficienza di conversione di combustibile
in energia.
Molte volte viene prodotta più energia
di quella realmente necessaria, perché
l'elettricità non può essere
immagazzinata. La richiesta di elettricità
varia durante l'anno e la fornitura deve tenere
presente una richiesta di picco, che indica
la richiesta più alta nell'arco di
un anno. Se le richieste energetiche superano
significativamente la capacità della
centrale elettrica di generare energia, ciò
può causare temporanei blackout.
Storicamente, i combustibili fossili erano
disponibili in abbondanti riserve che erano
facili da ottenere e trasportare. Ora però
si manifestano segnali di potenziale esaurimento
delle riserve che ci vorranno secoli per riempire.
Sia le sorgenti che i dispersori di combustibili
fossili stanno ponendo dei limiti nel proprio
sfruttamento. Le sorgenti sono strati profondi
nel terreno ed i dispersori sono per esempio
aria ed acqua, che assorbono i resti di combustibile
fossile.
I combustibili fossili sono responsabili
degli importanti problemi ambientali all'ordine
del giorno sulla scena politica odierna, come
per esempio l'accumulazione dei gas serra,
l'acidificazione, l'inquinamento atmosferico,
l'inquinamento idrico, il danneggiamento della
superficie terreste e dello strato di ozono.
Tali problemi ambientali sono causati dal
rilascio di sostanze inquinanti naturalmente
presenti in strutture del combustibile fossile,
quali zolfo ed azoto.
Attualmente, la combustione del petrolio è
responsabile di circa il 30% di tutte le emissioni
di anidride carbonica nell'aria. Il gas naturale
non libera tanta anidride carbonica a causa
della struttura del metano. Le emissioni più
grandi sono causate dalla combustione del
carbone.
Il carbone può provocare i fuochi sotterranei
virtualmente impossibili da estinguere. La
polvere di carbone può persino esplodere,
rendendo l'estrazione di carbone una professione
molto pericolosa.
L'olio può finire su terreno o acqua
in forma grezza, per esempio durante perdite
o guerre per il petrolio. Ciò ha causato
molti disastri naturali nel passato.
Allora perché stiamo usando combustibili
fossili da così tanto tempo? La risposta
è semplice: perché ciò
è meno costoso di qualsiasi tipo di
ragionevole alternativa a noi nota. Alcuni
scienziati ambientali predicono che i prezzi
del combustibile fossile aumenteranno nel
prossimo secolo a causa della sua scarsità.
Ciò può causare un possibile
trasferimento alle fonti di energia rinnovabile.
Secondo alcuni ciò alla fine avverrà,
ma l'IPCC non è sicuro se un futuro
privo di combustibili fossili è realmente
realizzabile.
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