Sotto il nome di risparmio energetico vanno
diverse tecniche adatte a ridurre i consumi
d'energia necessaria allo svolgimento delle
varie attività umane. Il risparmio
può essere ottenuto sia modificando
i processi in modo che ci siano meno sprechi
sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare
l'energia da una forma all'altra in modo più
efficiente.
Uno degli esempi più comuni è
dato dalla sostituzione delle lampadine ad
incandescenza con quelle fluorescenti che
emettono una quantità di energia luminosa
diverse volte superiore alle prime a parità
di energia consumata.
Anche negli impianti di riscaldamento degli
edifici ci sono accorgimenti più o
meno semplici per risparmiare energia, come
l' uso delle valvole termostatiche, l'uso
di cronotermostati ed altri più impegnativi,
come la sostituzione degli infissi obsoleti,
delle caldaie vecchie con caldaie a condensazione,
l'isolamento termico delle pareti.
Un risparmio energetico si può avere
anche a livello di produzione di energia elettrica
utilizzando sistemi di cogenerazione atti
a migliorare i rendimenti dei vari processi,
che consistono in tecnologie atte ad ottenere,
simultaneamente ad esempio, energia elettrica
e calore; oppure si utilizzano in "cascata"
gli stessi flussi energetici a crescenti entropie
per utenze differenziate o, infine, ad effettuare
forme di recupero energetico a circuito chiuso.
Oppure sfruttando l'energia dispersa dal
moto degli esseri umani o delle automobili,
come è già stato fatto in Olanda,
ad esempio con pavimenti sensibili alla pressione
che producono energia elettrica, posti nelle
scale dei metrò più frequentati
del mondo.
Utilizzare energia elettrica per produrre
calore rapresenta uno spreco dal punto di
vista termodinamico perché si trasforma
un'energia nobile in calore che è un'energia
di seconda specie. In base ai primi due principi
della termodinamica, l'energia meccanica-elettrica
può interamente essere convertita in
calore, mentre il calore può essere
riconvertito solo in parte in energia.
Un secondo motivo di spreco deriva dal fatto
che molte forme di energia (termoelettrica
e geotermoelettrica, nucleare, solare) generano
calore per produrre energia, che nuovamente
viene utilizzata per il riscaldamento elettrico:
ad ogni passaggio c'è un aumento di
entropia e una perdita di rendimento termodinamico.
Talora, il riscaldamento elettrico conviene
dal punto di vista economico. In Francia,
è diffuso perché il chilowattora
prodotto col nucleare costa meno del riscaldamento
col metano.
Provvedimenti utili a evitare lo spreco di
energia per produrre calore:
– usare stufette elettriche, condizionatori
e pompe di calore con scambiatore di calore
ad acqua, che mantiene COP molto alti. Lo
scambiatore ad aria, nei momenti di minore
carico, ha un Coefficient of Permormance pari
a 5;
– negli impianti di condizionamento
dell'aria, utilizzare gruppi di assorbimento
che funzionano ad acqua calda, ottenibile
altrimenti con pannelli solari o teleriscaldamento,
al posto dei compressori elettrici;
– lanciare la produzione di lavatrici
domestiche con doppio ingresso sia di acqua
calda sia di acqua fredda; quelle attuali
hanno un unico ingresso, utilizzato per l'acqua
fredda, che viene all'occorrenza scaldata
elettricamente all'interno dell'elettrodomestico.
|